Progettata tra il 1968 e il 1975 dagli architetti Giuseppe Perugini, Uga De Plaisant e il figlio Raynaldo Perugini, la Casa Albero (nota anche come Casa Sperimentale) è un’icona dell’architettura radicale italiana. Situata nella pineta di Fregene, questa struttura unica nel suo genere rappresenta un laboratorio progettuale che sfida le convenzioni abitative tradizionali, proponendo un nuovo modo di vivere in armonia con la natura.

Cosa vedere

  • Struttura modulare sospesa: la casa è composta da elementi prefabbricati in cemento armato, vetro e metallo, organizzati in moduli cubici e sferici che sembrano fluttuare tra gli alberi.

  • La “Palla”: una sfera di 5 metri di diametro concepita come spazio abitativo indipendente, simbolo di perfezione geometrica e di introspezione.

  • Interni minimali: gli spazi interni, oggi in parte restaurati, offrono un’esperienza immersiva tra geometrie pure e giochi di luce, con arredi integrati nelle strutture murarie.

  • Dialogo con la natura: l’intera costruzione è pensata per integrarsi con l’ambiente circostante, elevandosi dal suolo per ridurre l’impatto ambientale e favorire la ventilazione naturale.

Come visitare la Casa Albero

La Casa Albero è visitabile durante eventi speciali organizzati da Open House Roma, come la XIII edizione prevista dal 24 maggio al 1 giugno 2025. Le visite sono guidate da Raynaldo Perugini, co-progettista dell’opera, che offre approfondimenti sulla storia e sull’architettura della casa.

  • Prenotazioni: le visite sono a pagamento e richiedono prenotazione anticipata. I biglietti possono essere acquistati sul sito ufficiale di Open House Roma. 

  • Accesso: la casa si trova in Via Maiori, 36, Fregene (RM).

  • Note importanti: l’accesso è consentito a gruppi limitati di persone; è necessario firmare una liberatoria per motivi di sicurezza. Non sono presenti servizi igienici e l’accesso potrebbe non essere adatto a persone con mobilità ridotta.

Perché visitare la Casa Albero

  • Per esplorare un esempio unico di architettura sperimentale che fonde arte, design e sostenibilità.

  • Per comprendere l’evoluzione dell’architettura italiana del dopoguerra attraverso un’opera che ha ispirato generazioni di architetti.

  • Per vivere un’esperienza immersiva in un luogo che stimola la riflessione sul rapporto tra uomo, abitare e natura.